Questa non me la fumo

QUESTA NON ME LA FUMO
Proviamo a vederci chiaro nei discorsi fumosi 

Campagna gratuita di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione del fumo e sui corretti stili di vita, rivolta alle scuole primarie (classi IV e V) e alle classi I delle scuole secondarie di I grado.

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I dati epidemiologici riportano un costante aumento del numero di giovanissimi che si avvicinano al fumo di sigaretta. In Italia la percentuale di giovani che inizia a fumare prima dei 15 anni è pari al 18% e i ragazzi tra i 15 e i 17 anni che fumano sono il 38%. L’associazione WALCE Onlus (Women Against Lung Cancer in Europe – Donne insieme contro il tumore al polmone), in collaborazione con Carthusia Edizioni, ha dato vita al progetto “Questa non me la fumo – proviamo a vederci chiaro nei discorsi fumosi”, una campagna di informazione e sensibilizzazione sui danni causati dal fumo e sui corretti stili di vita, rivolta ai bambini delle classi quarte e quinte della scuola primaria. Identità, salute, alimentazione e relazioni positive sono tutti aspetti che, se ben calibrati, fanno il benessere emotivo e un sano stile di vita, di cui il fumo è innegabilmente un nemico. La Campagna è stata realizzata grazie al prezioso contributo di Autostrade per l’Italia e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Torino, della Provincia di Asti e della Provincia di Cuneo, della Regione Piemonte, dell’Ufficio Scolastico Regionale, dell’Istituto Superiore di Sanità.
La Campagna è nata con l’intento di aiutare i bambini ad orientarsi nel mondo in cui vivono, conoscere ed affrontare uno dei problemi più attuali, il fumo di sigaretta.
Contrastare il fumo, ostacolo ben chiaro e definito carico di tante valenze metaforiche, sarà lo spunto per affrontare molti argomenti vicini ai ragazzini e collegati allo loro quotidianità: la Campagna affronta il problema in modo delicato, tenendo conto della sensibilità di ogni bambino, senza creare paure e allarmismi, proponendo l’immagine di uno stile di vita sano, fatto di identità personale, salute, buona alimentazione e relazioni positive.
“Abbiamo scelto di rivolgerci alle classi degli ultimi due anni della scuola primaria – ricorda Silvia Novello, presidente di WALCE Onlus – perché pensiamo sia importante attuare interventi di prevenzione e informazione sul fumo di sigaretta, rivolgendoci a soggetti in età evolutiva, ossia in una fase in cui l’apprendimento è particolarmente rapido e immediato e in cui si fissano comportamenti e modalità di approccio a varie problematiche, che poi permangono anche nell’età adulta”.
Per quanto concerne il fumo, la scuola rappresenta un ambiente strategico indispensabile per trasmettere con i suoi modelli educativi e i suoi messaggi volti alla promozione della salute e alla scelta di stili di vita sani.
“Questa non me la fumo” appartiene alla collana Apriscatola ideata da Carthusia Edizioni, casa editrice specializzata in editoria per ragazzi e progetti di comunicazione rivolti alle scuole, è formato da una scatola-contenitore che, una volta aperta, si trasforma nella plancia di un gioco per la classe. Un vero e proprio Kit didattico formato da un grande libro per la classe, 24 taccuini, uno per ogni bambino, carte e segnalini per giocare e una guida rivolta agli insegnanti.
Il testo della storia, scritto da Sabina Colloredo, affermata autrice per ragazzi, è composto da quattro storie, raccontate dai quattro ragazzini protagonisti, personaggi in cui i bambini facilmente si identificheranno e che li condurranno ad affrontare, con gradualità, argomenti importanti e “nascosti”. Il grande libro è lo strumento magico che consente all’insegnante di catturare l’attenzione dei bambini su argomenti non ancora collegati alla loro età ma ai vissuti quotidiani di alcuni di loro, grazie anche alle accattivanti illustrazioni di Giulia Ghigini.
La guida agli insegnanti, a cura di Mira Bianchi e Emanuela Colombo raccoglie approfondimenti sull’argomento, suggerimenti per relazionarsi con bambini e genitori e spunti sull’attività da fare in classe, oltre alle istruzioni all’utilizzo del Kit.
L’associazione WALCE Onlus nasce a Torino nel 2006 per sensibilizzare le donne nei confronti del significativo aumento dei casi di tumore del polmone nel sesso femminile, ma soprattutto per trasmettere maggiori, più accurate e aggiornate informazioni su questa patologia. Sono diversi i fronti su cui è impegnata l’associazione: dall’informazione alla ricerca, dalla prevenzione al supporto pazienti e familiari.
In Italia il Tumore del polmone rappresenta la prima causa di morte per cancro fra gli uomini e la sua incidenza continua ad aumentare fra le donne. Nel 2008 in Italia sono stati diagnosticati 36.700 nuovi casi di tumore polmonare e 32.540 sono stati i decessi per questa malattia. Poiché il più importante fattore di rischio per il tumore del polmone è tuttora rappresentato dal fumo di sigaretta e poiché la vera prevenzione primaria per il tumore polmonare è rappresentata da un’efficace e capillare campagna contro il fumo di sigaretta, WALCE ha fortemente voluto la Campagna “Questa non me la fumo”, una campagna che, attraverso supporti informativi e didattici, ma anche ludici e dai contenuti utili nelle esperienze vissute giornalmente dai ragazzi, si propone di informare e favorire attitudini volte ad uno stile di vita sano e che pertanto si discosta dall’abitudine tabagica.

Contatti: WALCE Onlus – Federica Ferraresi l ufficiostampa@womenagainstlungcancer.eu

2 risposte a "Questa non me la fumo"

  1. Conosco questa esperienza che qui a Bari viene portata avanti con grande passione dal mio oncologo e sono d’accordo sul fatto che la scuola (elementare, ma anche prima e seconda media inf.) sia una scelta strategica, però penso che poi le singole scuole debbano essere stimolate a coinvolgere anche le famiglie di questi bambini. Dopo aver “giocato” a scuola, infatti, tornando a casa vedono fumare un genitore o ambedue…

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    1. Ciao! Ti ringraziamo molto per il tuo messaggio. Sì, in effetti la Campagna in Puglia è molto attiva ed è volontà di WALCE cercare di diffonderla il più possibile a livello nazionale.
      Molto vera anche l’affermazione sui genitori e dell’esempio negativo che danno, da fumatori, ai propri figli; la Campagna prova ad affrontare anche questo delicato aspetto.
      Un caro saluto.

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